Come caricare manualmente una batteria scarica

Attualmente viviamo in un’epoca dove il consumo delle batterie è un argomento pressante. In ambito elettrico molti produttori stanno cercando di avviare sperimentazioni che possano allungare il tempo di carica delle singole batterie, rendendole più durature e performanti. I metodi reali per caricare manualmente una batteria scarica sono ancora poco applicati e scarsamente studiati scientificamente. Per ora è impossibile caricare manualmente una batteria poiché questa necessita di energia elettrica a sua volta. In questa breve guida vedremo, quindi, come caricare manualmente uan batteria scarica, cercando di utilizzare quel poco di corrente prodotta dal nostro corpo, in modo rapido e sicuro.

Utilizzare l’energia del corpo
Il primo aspetto che andiamo ad affrontare è introduttivo all’argomento. Spiegandolo nel modo più semplice possibile nel caso in cui noi andassimo a ricaricare una batteria manualmente, è deducibile che in quel momento le nostre fonti d’energia (elettrica) siano esaurite. Noi, però, in teoria potremmo ricaricare, grazie alla nostra energia, almeno il 5% della carica totale di una qualsiasi batteria, da quelle al litio contenute nei cellulari a quelle a stilo. La difficoltà maggiore sta nel creare una energia tale da poterla sfruttare come fonte di ricarica.

Utilizzare le proprie dita
In questo secondo punto forniamo uno spunto riguardo all’argomento. Le nostre dita, infatti, potrebbero fungere da presa per le comuni batterie, in linea teorica. Ma applicare questa idea alla realtà non è così semplice. Il sistema, infatti, consiste nel riuscire a strofinare i due poli della batteria (+ e -) il più forte possibile, così da creare l’energia sufficiente all’esperimento. In questo sarà possibile trasmettere la giusta quantità di calore ai poli, seppur nella realtà non del tutto sufficiente. Ad esempio per riuscire ad ottenere una discreta resa, caricando di un 5% la batteria, avremo bisogno di parecchie ore di strofinio.

Utilizzare la dinamo a manovella
Nell’ultimo punto affronteremo un metodo classico per la produzione di energia in maniera semplice e pulita, ovvero tramite l’utilizzo di una dinamo a manovella. Questo metodo consiste nel fornirsi di un alternatore dinamo e successivamente agganciarci una manovella. A questo punto, una volta collegati i poli alla dinamo, sarà possibile girare la manovella in modo da generare corrente. Il metodo appena citato risulta meno faticoso rispetto a quelli visti di recente, seppur la resa rimanga mediocre. Altri metodi sviluppati di recente riguardano le batterie che sono in gradi di ricaricarsi wireless, senza l’ausilio di veri supporti collegati al nostro apparecchio. Soprattutto negli smartphone di ultima generazione è stata implementata questa idea, con discreto successo.

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