Ban Huawei, altri 90 giorni di proroga: cosa cambia per gli utenti

Il Governo degli Stati Uniti ha prorogato di altri 90 giorni il blocco commerciale imposto lo scorso maggio: ecco cosa cambia per gli utenti.

La vicenda Huawei-Stati Uniti non sembra trovare una fine. A sei mesi dall’inserimento del colosso cinese all’interno di una black list che vieta alle aziende statunitensi di avere rapporti commerciali con Huawei, il Governo degli Stati Uniti ha annunciato un’ulteriore proroga di 90 giorni che di fatto rende nulla l’ordinanza voluta da Donald Trump.

L’affaire Huawei rientra in un contesto geopolitico molto complicato: da una parte il Presidente degli Stati Uniti che vuole proteggere la sicurezza nazionale, dall’altro l’azienda cinese (e di conseguenza anche il Governo) che negli ultimi anni ha stretto accordi e partnership con molte società statunitensi per la vendita e l’acquisto di componenti elettronici. Huawei è diventato una presenza sempre più ingombrante negli USA, tanto da essere di fondamentale importanza per far arrivare la rete telefonica nelle zone più remote del Paese. E proprio per questo motivo il Governo degli Stati Uniti ha concesso un’ulteriore proroga di 90 giorni (fino al 19 febbraio) che permette ad alcune aziende statunitensi di utilizzare dispositivi acquistati da Huawei. Ma la proroga non riguarda aziende come Google, Microsoft e Qualcomm che non possono più vendere tecnologia al colosso cinese.

Cosa cambia per gli utenti? Ci saranno grossi cambiamenti in futuro? Quando scade la proroga non si potrà più utilizzare gli smartphone Huawei? Queste sono alcune delle domande più frequenti a cui dobbiamo rispondere. Partiamo dalla notizia più importante: chi ha uno smartphone Huawei non deve preoccuparsi: continuerà a ricevere gli aggiornamenti software, proprio come accadeva in passato. Per il resto è necessario fare chiarezza.

Ban Huawei, cosa prevede la proroga di 90 giorni
La proroga di 90 giorni è stata confermata da Wilbur Ross e scade il prossimo 18 febbraio 2020, il segretario al Commercio degli Stati Uniti (il ministro del commercio, per intenderci). I motivi della proroga sono gli stessi di quella precedente: alcuni operatori telefonici utilizzano tecnologie di Huawei per portare la Rete nelle zone più remote degli Stati Uniti. La proroga, però, non riguarda la possibilità di sottoscrivere accordi commerciali tra l’azienda cinese e quelle statunitensi, in particolar modo Google, Microsoft e Qualcomm.

Cosa cambia per chi ha uno smartphone Huawei
Qui bisogna dividere in due la spiegazione tra chi ha già uno smartphone Huawei e tra chi vuole acquistarne uno nuovo, presentato negli ultimi mesi.

Se siete in possesso di un dispositivo Huawei acquistato da un paio di mesi non vi dovete preoccupare. Avendo ricevuto la certificazione Android, non ci saranno problemi con gli aggiornamenti software. Nei prossimi mesi riceverete la EMUI 10 e Android 10.

Diverso il discorso per gli smartphone Huawei post blocco commerciale. Un esempio è il Hauwei Mate 30 e Huawei Mate 30 Pro. Si tratta di due smartphone top di gamma lanciati dall’azienda cinese lo scorso settembre, ma che ancora non sono stati lanciati sul mercato a causa della mancata certificazione Android. Senza quest’ultima gli smartphone non possono avere il Play Store pre-installato e nemmeno i servizi Google.

Cosa accadrà in futuro
Difficile fare delle previsioni da qui a tre mesi. Il ban Huawei rientra all’interno di un contesto geopolitico in continua evoluzione, con i rapporti tra Cina e USA ai minimi storici, anche a causa dei dazi commerciali imposti dalle due Nazioni. Ma non è detto che la situazione possa cambiare da un momenti all’altro. Se i rapporti cambieranno si potrebbe arrivare anche a un annullamento del ban Huawei da parte del Governo degli Stati Uniti. Vedremo come si evolverà la situazione nei prossimi mesi.

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