Cosa significa calibrare la batteria?

Le batterie agli Ioni di Litio (Li-Ion) sono le batterie ricaricabili più utilizzate ai tempi d’oggi e vengono utilizzate non solo sugli smartphone. Il vantaggio di queste batterie è che non hanno più il problema del cosiddetto effetto memoria che sopraggiungeva a lungo andare sulle vecchie batterie al Nichel-Cadmio se si ricaricavano non completamente o prima di scaricarle del tutto. Le batterie agli Ioni di Litio possono quindi essere utilizzate con sicurezza anche con ricariche parziali (ad esempio dal 30% fino all’80%) senza perdere capacità totale.

A volte però, per vari motivi che possono andare dal software ai problemi hardware, le batterie possono scalibrarsi non permettendovi di sfruttare completamente la capacità della batteria stessa. Questo accade perché i due marcatori che segnano la carica completa (100%) e la scarica completa (che a differenza di quanto si pensa non è lo 0% ma qualcosa in più per evitare che la batteria non si riesca più a ricaricare) sono impostati a valori errati. Tutto questo capita perché l’indicatore di carica delle batterie non può essere immaginato come l’indicatore del livello della benzina, è qualcosa di molto complesso.

La capacità della batteria viene gestita guardando sia la carica fisica della stessa batteria, ma anche dai valori digitali impostati come valore massimo e minimo di carica come riferimenti. Il valore digitale e quello fisico possono spesso disallinearsi, ad esempio se lasciamo la batteria carica fuori dallo smartphone per un certo periodo tale batteria potrebbe scaricarsi leggermente ma nessuno ne terrebbe traccia risultando in una discrepanza di valori. Questo più difficilmente accade negli smartphone con batteria integrata ed è per questo che difficilmente troveremo uno smartphone moderno con una batteria scalibrata.

Calibrare la batteria significa riportare i valori digitali di carica massima e di scarica totale il più vicino possibile a quelli reali della batteria e andrebbe ripetuto spesso anche secondo i grandi produttori di hardware come Apple, che per il suo iPad consiglia un ciclo di carica completo (che vedremo in seguito) almeno una volta al mese.