FreeBuds 3, la prova delle cuffie bluetooth di Huawei

Abbiamo testato per un paio di settimane i nuovi auricolari open-ear dell’azienda cinese e la loro funzione di riduzione del rumore. Sono una buona alternativa alle AirPods di Apple per tutti gli utenti Android.

La settimana scorsa Huawei ha lanciato ufficialmente in Italia le FreeBuds 3, terza generazione delle sue cuffie senza fili ispirate allo stile delle AirPods di Apple. Questa versione degli auricolari Bluetooth introduce una nuova funzione per la cancellazione del rumore (che noi preferiamo chiamare riduzione), un sistema di microfoni antivento e un meccanismo di collegamento rapido tramite Bluetooth abilitato su tutti gli ultimi smartphone del marchio cinese dotati della EMUI 10, come i P30 Pro aggiornati a settembre o il Nova 5T. Tutte le caratteristiche avanzate delle FreeBuds 3 sono rese possibili dal Kirin A1, il chip dedicato che tra le altre cose abilita un livello superiore di compatibilità con tutto l’ecosistema dei prodotti Huawei, in primis gli smartphone e i computer.

Il design
Le FreeBuds 3 assomigliano moltissimo alle AirPods di Apple, tanto che a un occhio meno esperto sono probabilmente quasi indistinguibili: la forma è simile e così anche il concetto di fondo. Ed è un bene, però, perché le nuove cuffie di Huawei colmano un vuoto e sono le prime cuffie che possano rappresentare a nostro parere una vera alternativa alle AirPods per il pubblico Android, soprattutto per chi le vuole utilizzare come auricolari telefonici. Sono inoltre disponibili anche in nero, un’opzione cromatica non disponibile per le cuffiette dell’azienda di Cupertino.

La forma delle FreeBuds 3 e il loro peso ridotto (4,5g l’una) le rendono quasi impercettibili una volta indossate. L’unico elemento estetico che non ci ha convinto fino in fondo è la lunghezza dello stelo, che protrude dall’orecchio in maniera abbastanza vistosa (più di quanto non facciano le AirPods di Apple). Un compromesso estetico che si accetta volentieri, però, visto che la dimensione delle cuffie è funzionale alla presenza di un sistema per la riduzione del rumore del vento sui microfoni che migliora nettamente la qualità delle chiamate.

Riduzione del rumore e funzionamento
Se altri marchi come Sony o Jabra offrono già tutti ottime alternative alle AirPods, si tratta quasi sempre di cuffiette con design in-ear o comunque closed ear (cioè con gommini che chiudono il canale uditivo per limitare il rumore in ingresso). Le FreeBuds 3, invece, mantengono il design open ear o open-fit: ne guadagnano in comodità e sono molto più facili da pulire. 

Nonostante questo design, Huawei è riuscita a implementare sulle nuove cuffie un sistema di “cancellazione del rumore”. Le virgolette sono necessarie perché la definizione è utilizzata un po’ a sproposito: quando si indossano le FreeBuds 3 e si attiva il sistema di ANC (Active Noise Canceling) i rumori esterni non vengono affatto schermati a meno che non si avvii la riproduzione della musica. In altre parole le nuove cuffie di Huawei non si possono utilizzare come auricolari silenziosi per schermare il chiacchiericcio dei colleghi o il rombo dei motori di un aereo. 

Sarebbe dunque più corretta la definizione “riduzione del rumore”: con la musica accesa o durante una chiamata, infatti, le FreeBuds 3 riescono a limitare efficacemente i disturbi esterni e a migliorare la qualità acustica sia della riproduzione musicale sia della voce dell’interlocutore. Dato il tipo di design “aperto” dell’auricolare, è comunque un risultato impressionante, ma ben lontano da quello che riescono a fare gli auricolari closed ear, o le cuffie con design sovraurale e circumaurale. 

La riduzione del rumore si può attivare con un doppio tocco sulla cuffia sinistra una volta indossata, oppure si può regolare dall’applicazione Huawei AI Life per Android. L’app si scarica gratuitamente da Play Store o da Huawei App Gallery e permette anche di impostare i comandi touch sulle cuffie e di verificarne lo stato di carica. 

Buona la velocità di connessione tramite Bluetooth e soprattutto la velocità di riconnessione ma solo su dispositivi Android. Con gli smartphone Huawei P30 Pro e Xiaomi Note 10 non abbiamo avuto alcun problema nell’uso quotidiano, mentre su iPhone 11 Pro Max le FreeBuds 3 a volte faticano a ricollegarsi, oppure si collega un solo auricolare e l’altro rimane spento (per risolvere il problema bisogna riavviare il Bluetooth dalle impostazioni). Sono dunque ottime per gli utenti Android, mentre su iPhone riteniamo che l’esperienza d’uso delle AirPods rimanga ancora imbattuta. 

Qualità audio
La qualità audio delle FreeBuds 3 è più che soddisfacente, soprattutto in relazione al prezzo (179€). La gamma dinamica è ampia, e va da bassi abbastanza pieni a toni alti che si distinguono con chiarezza ma senza alcuna distorsione. C’è un problema, però: quando si riproduce la musica al massimo del volume le cuffie di Huawei disperdono il suono all’esterno in maniera eccessiva, abbastanza da infastidire chi siede nella stessa stanza. Lo abbiamo scoperto nostro malgrado in ufficio, grazie alle rimostranze della dirimpettaia di scrivania. Scordatevi dunque di ascoltare Ace of Spades dei Mötorhead al massimo volume in aereo o in treno senza che qualcuno venga a lamentarsi con voi per il frastuono che proviene dalle vostre orecchie.

Buona. Gli auricolari si ricaricano inserendoli nella custodia, che si può ricaricare a sua volta tramite cavo USB-C oppure appoggiandola su un tappetino wireless. Chi ha un Huawei P30 Pro può utilizzare anche la ricarica inversa appoggiando la custodia sulla scocca posteriore dello smartphone. 

Conclusioni
Le Huawei FreeBuds 3 sono una buona alternativa all’offerta di pari fascia dei principali marchi di cuffie attivi sul mercato. Offrono funzioni avanzate di riduzione del rumore (ma non di cancellazione, come suggeriscono i claim di Huawei) durante le chiamate e mentre si riproduce la musica. Nel complesso sono un prodotto ben progettato e convincente, che si propone come valida alternativa alle AirPods per il pubblico Android. Peccato solo per alcuni aspetti che si sarebbero potuti migliorare, come la dispersione dell’audio all’esterno. Il giudizio complessivo è positivo. Soprattutto perché a 179€, il prezzo consigliato, è difficile trovare cuffie di questo tipo che offrano le stesse funzioni e una qualità audio comparabile. 

Non ci sentiamo di consigliare le FreeBuds 3 a chi possiede un iPhone ma crediamo che le ultime cuffie senza fili di Huawei siano un regalo di Natale adatto a chiunque usi uno smartphone Android, in particolare uno dei modelli più recenti del produttore di Shenzhen. 

Le FreeBuds 3 si trovano nei negozi di elettronica, su Amazon oppure sullo Store online di Huawei. Fino al 2 dicembre con l’acquisto delle cuffie Huawei offrirà in omaggio anche il tappetino di ricarica Huawei Wireless Charger. 

Huawei FreeBuds 3: i pro
Qualità audio molto buona

Comode da portare, sono leggere e si adattano all’orecchio molto bene

Ottimo rapporto qualità prezzo

Buona durata della batteria rispetto alla concorrenza

Perfette per chi parla molto al telefono

Huawei FreeBuds 3: i contro
Non cancellano il rumore ma al massimo lo riducono, solo quando si ascolta musica o si parla al telefono

Il collegamento Bluetooth non è sempre stabile e immediato su iPhone

Quando si produce la musica la dispersione dell’audio all’esterno può infastidire chi ci sta vicino

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