USB Tipo-C: tutto ciò che dovete sapere

Ogni anno i vai produttori si impegnano nella realizzazione di nuovi dispositivi dotati di tecnologie innovative, in grado non solo di stupire ma anche di migliorare l’esperienza utente. Nel corso degli ultimi due anni, l’USB di Tipo-C è stato integrato su tantissimi smartphone. Reversibile, duraturo e sottile nasconde però anche degli svantaggi che vale la pena considerare. 

Cos’è l’USB di Tipo-C?
USB (Universal Serial Bus) è uno standard di cavi e connessioni che consente la trasmissione di dati ed energia attraverso i dispositivi elettronici. Il primo standard è arrivato nel 1998 e nell’agosto del 2014 è stato rilasciato l’ultimo, il noto USB Tipo C affiancato da una nuova versione di velocità di scambio di dati ed energia, l’USB 3.1.

Vi è una differenza tra il tipo di connettore e la versione USB. Ogni tipo di connettore offre una velocità di trasferimento dati ed un limite nell’intensità della corrente elettrica supportata. i connettori con USB Tipo-A e B offrono solo 4 pin mentre quelli con USB 3.1 di Tipo-C ne offrono 24 e per questo sono in grado di offrire una maggiore velocità e potenza.

Per fare un esempio, l’USB 2.0 di tipo micro-B integrato nella maggior parte degli smartphone supporta solo alimentatori da 5V a 2A ed una velocità di trasmissione fino a 480 Mb/s. Un USB 3.1 di Tipo-C supporta fino a 20V a 5A con una velocità di trasferimento fino a 10Gb/s. I cavi USB per il Tipo-C sono generalmente più spessi per poter supportare una simile quantità di energia.

Il connettore USB di tipo C è stato definito future-proof perché punta ad essere implementato sui futuri dispositivi, Android e non. Come tutte le novità necessitano di un po’ di tempo per essere accettate, diffuse ed integrate (ci si aspetta che entro il 2020 tutti i dispositivi elettronici, elettrodomestici compresi, integrino l’USB di Tipo-C). 

USB di Tipo-C: i vantaggi
La porta USB di Tipo-C offre diversi vantaggi, primo tra tutti quello di poter essere inserito da entrambi i lati senza problemi. Oltre ad essere reversibile ed a rivelarsi quindi particolarmente utile quando si cerca di mettere in carica il dispositivo la notte, offre delle dimensioni più compatte (perfette per i design sempre più sottili mostrati dagli smartphone).

È stato realizzato per garantire più di 10 mila cicli di utilizzo e quindi per durare nel tempo e può essere utilizzato sia per caricare lo smartphone o un dispositivo aggiuntivo, che per trasferire dati. A questi vantaggi si aggiunge poi la possibilità di incrementare la velocità di trasferimento dei dati (solo se il vostro dispositivo e quello a cui siete connessi offrono un USB di Tipo-C compatibile quindi con l’USB 3.1). 

Alcuni brand, come HTC ad esempio, si sono liberati del mini jack per le cuffie e sfruttano la porta USB di Tipo-C per l’output del suono.

USB di Tipo-C: alcuni svantaggi da tenere in considerazione
Cavi con connettore di Tipo-C e standard USB 2.0
Non tutti i brand produttori si stanno adattando al nuovo standard. Alcuni cavi sono dotati di connettore USB di Tipo-C ma utilizzano lo standard USB 2.0, una pratica molto pericolosa. Utilizzare questi cavi con caricabatterie e smartphone che integrano l’USB di Tipo-C con USB 3.1, potrebbe rendere inutilizzabile il dispositivo, così come è accaduto all’ingegnere di Google Benson Leung.

Dispositivi con cavi Tipo-C che non supportano USB 3.1
Il problema non è solo legato ai cavi ma anche agli smartphone. Vi sono dispositivi con dock Tipo-C che non supportano lo standard USB 3.1. Un buon esempio è stato quello di Huawei P9 con porta USB di Tipo-C ma supporto all’USB 2.0. Ed il P9 non è stato l’unico dispositivo incriminato, la lista è lunga.

Se però avete in tasca un dispositivo Google (Pixel 3, Pixel 3 XL, Pixel 2, Pixel 2 XL o precedenti) potete stare tranquilli perché il supporto all’USB 3.1 è presente. Anche i più recenti smartphone Galaxy utilizzano ormai lo standard veloce USB 3.1.

Non compatibili con vecchi accessori e gadget
Un altro problema a cui potreste andare incontro risiede nel fatto che pochi accessori sono compatibili con questo connettore. Se quindi custodite nel cassetto della scrivania una serie di accessori che fino ad ora avete utilizzato con i vostri precedenti smartphone Android, avete due soluzioni davanti a voi: gettarli nel cestino e fare scorta di nuovi gadget tutti rigorosamente compatibili con l’USB di Tipo-C o acquistare un adattatore capace di trasformare i vostri connettori di Tipo-A in Tipo-C.

USB di Tipo-C: alcuni consigli da tenere a mente
Diffidate dai cavi con USB di Tipo-C troppo economici: potrebbero costarvi cari!
Anche se il vostro smartphone offre un USB di Tipo-C verificate nelle specifiche il supporto a USB 2.0, 3.0 o 3.1.
Utilizzate il cavo del carica batterie in dotazione con il dispositivo.
Se avete bisogno di sostituirlo, verificate prima dell’acquisto la compatibilità con il vostro

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